THE ARETINER 6

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Futura (A Modern Mona Lisa) – Art work by Simona Conti

E' una notte stellata, placida, di quelle in cui vien voglia di star fuori fino a tardi a parlare del più e del meno con gli amici, magari davanti a un cocktail profumato di arancia. Sullo sfondo si intravede Ponte Buriano con i suoi grandi archi che affondano nel letto dell'Arno. Opera di architettura medievale alle porte di Arezzo che lega indissolubilmente la città ad un'altra opera, questa volta d'arte, di fama internazionale: la "Gioconda" di Leonardo da Vinci. E come per la Gioconda, anche qui un'affascinante ragazza sta al centro della scena, la posa inequivocabile, il volto dritto verso l'osservatore, fiero, di chi sa chi è e cosa vuole. Tra le braccia c'è la copia di un magazine (non uno a caso!) che riporta in copertina un altro simbolo della città di Arezzo, niente po' po' di meno che Guido Monaco, padre della moderna notazione musicale.
Questa Monna Lisa è una ragazza che guarda al futuro con speranza e coraggio. Come se fossimo dentro a uno dei tanti "Imperi delle luce" magrittiani, lo sfondo alle sue spalle parla chiaro: è notte inoltrata. Eppure è un riflesso diurno quello sui suoi occhiali. Futura (chiamiamola così, come nella canzone di Dalla), è l'espressione di una donna libera, che sa il fatto suo. Di certo ama divertirsi e stasera è uscita per bere un drink con gli amici e non vede l'ora di parlar loro di un progetto che ha in mente di sviluppare (musica, fotografia, arte...chissà!). E' conscia del proprio corpo e di come vuol gestirlo, nessun limite imposto dall'alto. Nessun patriarcato, nessuna religione, nessuno sguardo bigotto. Futura è libera di amare chi vuole. Di muoversi liberamente, di svolgere il lavoro che vuole e di esser pagata in modo congruo, senza differenze rispetto alla controparte maschile. Futura è una donna forte, capace, intelligente che vive in una società che ha ben chiaro il concetto di parità, di uguale misura, che non fa distinzioni, che è libera. Come lei. Cos'ha allora in fondo in comune con l'enigmatica Monna Lisa? La posa, il panorama, niente di più. Ma Futura non è una posa. Non è lì per esser vista, giudicata, guardata. Futura vuole, Futura sa, Futura fa. Senza ostacoli. Futura è la donna, Futura è tutte le donne, di un futuro, mi auguro, molto prossimo.

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Artista:

Simona Conti visual designer freelance, vive e lavora nella sua città natale, Arezzo. Quella stessa Arezzo a cui è legata da un grande affetto, rinvigorito da una passione irrefrenabile per il viaggio e un'inestinguibile curiosità per tutto quello che è diverso, inedito, lontano dal già visto e conosciuto.
Nella provincia toscana sta bene, diciamolo, ma è il mondo che le serve per respirare aria nuova. E per ispirarsi. Appassionata di arti visivi in tutte le loro forme, dall'arte, all'illustrazione, passando per il cinema e la fotografia, decide in piena pandemia di creare un profilo Instagram dove poter raccogliere le sue illustrazioni, spinta dalla necessità di raccontare attraverso questa forma espressiva concetti che le stanno a cuore o che muovono in qualche modo il suo animo. Nasce così Bluesee, uno pseudonimo che si attribuisce per definire il suo modo di vedere e filtrare la realtà. Vedere blu. Proprio quel blu, colore che ama da sempre e che più di tutti rappresenta e definisce il suo modo di guardare le cose; lo sguardo muove in profondità (a volte serio, a volte divertito, a volte arrabbiato, a volte sognante), analizza, e riemerge con uno uno stile che fa della sintesi e della pulizia delle forme una cifra stilistica che ha lo scopo ultimo di raccontare con poco, molto. Tagli, dettagli, linee nette, colori pieni. Ammiccare, suggerire, intravedere, giocare, immaginare. Con poco si può dire molto.