THE ARETINER 28

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Guido was punk – Art work by Alex Laben

Guido Monaco, meglio noto come Guido d’Arezzo, il grande teorico della musica medievale, con la sua imponente mole ci domina dall’alto del suo basamento nell’omonima piazza. Negli anni in cui la nostra città diventava il centro del mondo con il suo grandioso Love Festival, il nostro Guido indossava gli abiti di uno delle migliaia di ragazzi che in comitiva arrivavano da ogni luogo, con i loro sogni, le loro arti, i loro colori, la loro musica, i look alternativi, dreadlock, creste, fuori dalle regole, ribelli, pieni di sogni, pieni di amore ma tutti con un solo e unico desiderio condiviso... vivere giorni di potente e pura energia. Lui, Guido, con la sua inseparabile, irrequieta amica etrusca a 4 zampe Chim, era parte di quella comitiva nomade alla ricerca dei grandi festival… GUIDO WAS PUNK!

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Alex Laben (Arezzo, 1980), dopo un passato come musicista e modellista orafo, sempre attento al lato estetico e alle più sfumate sfaccettature delle manifestazioni artistiche, grazie ad una serie di sperimentazioni da autodidatta con vari materiali e colori, ha dato avvio in anni più recenti al suo progetto di Stencil Art. Molto riconoscibile la sua tecnica di stencil su più livelli, a volte utilizzati in modo basico, altre volte ricreando soggetti estremamente dettagliati sino a modulazioni con 15 livelli di colore. Le sue opere sono esclusivamente figurative in black&white su pattern a colori fortemente contrastanti con un chiaro richiamo pop-art. Immancabili sono gli sfondi damascati policromi, che lo rendono immediatamente riconoscibile, a volte mescolati a geometrie e forme vettoriali bruscamente interrotte da strappi monocromi. Madonna, Amy, Cobain, Bowie, Hendrix, sono alcune delle icone da lui raffigurate; ma è la modella americana XXL Tess Holliday la prima sua musa ispiratrice. I soggetti privilegiati da lui ritratti sono gli esclusi, gli anticonformisti, i disobbedienti, gli outsiders, individui dalle personalità eccentriche, ritratti a spray, su tela, legno, vinili, muri, in studio e in strada. Il suo lavoro, che spazia su vari versanti, ha spesso come oggetto tematiche di impegno civile: dalla diversità di genere alla solitudine giovanile indotta dall’uso smisurato dei social e dei differenti device, dalla lotta a razzismo e omofobia alla critica al consumismo sfrenato indotto dalle multinazionali. Chi si imbatterà lungo le strade di alcune città italiane nelle sue opere di Street Art e Paste-up, non potrà non apprezzarne l’attenzione e il rispetto per il decoro urbano, mai violato e, semmai, arricchito.