THE ARETINER 20

« Adoro Guido d’Arezzo, il monaco geniale che inventò il nome delle note musicali. Vengo da una famiglia di musicisti, tra cui uno zio professore di storia della musica al conservatorio; impossibile per me non conoscere lo stratagemma che usò Guido per far memorizzare ai cantori i suoni (e da allora i nomi) delle note, corrispondenti alle prime sillabe di ciascun verso di un inno a San Giovanni. Era una delle mie storie della buonanotte!
La mia illustrazione, oltre a rendere omaggio al personaggio, unisce anche la cultura visiva medievale, nello specifico quella della mano guidoniana che insieme ad altri metodi visivi fu un sistema di memorizzazione utilizzato per aiutare i cantanti nella lettura a prima vista. Riportava le linee e gli spazi del neonato pentagramma sulle dita della mano, un metodo usato ancora oggi!
E’ difficile pensare che cosa sarebbe successo nel mondo della musica senza l’invenzione di Guido. »

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Riminese di nascita, Caterina Mendolicchio coltiva fin da piccola lo studio delle materie umanistiche, senza poter resistere a scarabocchiare a margine ogni singolo libro sottomano con scene tratte dall’epos, dalla mitologia, dal teatro e dalla letteratura. A 15 anni vive già sommersa da una piccola biblioteca personale che lei stessa ha acquistato in interminabili sedute di shopping; ogni tanto sgraffigna anche qualche libro dalle librerie di genitori, parenti e pure amici, con sommo (loro) disappunto. Architetto di formazione, pratica la libera professione affiancandola all’insegnamento della storia dell’arte e all’attività di illustratrice e grafica freelance. Da grande vorrebbe fare il genio Rinascimentale. Dopo anni passati in giro per il mondo, attualmente vive a Rimini.