THE ARETINER 18

Accompagno all'immagine un piccolo testo che ho scritto. Credo che sia più giusto così, lasciando da parte una semplice descrizione. La mia poetica è astratta e molto lontana da qualcosa di descrittivo: ''Ho raso al suolo la Cattedrale. I miei ricordi, le nostre dimenticanze trovavano lì sede. Il mio inconscio abita ancora là e la mia anima ne è il custode. Non mi trovo nel suolo onirico, ma adesso sono un essere illuminato, più cosciente. Sono sveglia, qui, dentro queste mura. Camminando sono in uno stato di veglia ma allo stesso tempo lontano dal reale. Il mio spirito si distende ma qualcosa è vigile, spinto all'approfondimento della nostra esistenza, mi riporto all’origine.''

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Artista:

Elisabetta Caizzi Marini nasce ad Arezzo il 13 dicembre 1990. Nel 2011 frequenta l’Accademia di Belle Arti di Firenze e nel 2015 la specialistica in grafica d’arte presso l’Accademia di Belle Arti di Bologna, dove approfondisce il pensiero del filosofo epistemologo Gaston Bachelard, portando la sua ricerca artistica oltre la soggettività per riscoprire gestualità primitive, sinonimo di purezza formale. Processo innescato anche grazie all’apprendimento delle tecniche incisorie, mediante le quali ha scoperto l’essenza della produzione pittorica. Si forma così un dialogo costante tra pittura, incisione e scultura dove lavori eterogenei fanno parte di un' unica visione, tesa ad indagare il rapporto tra la cruda attualità del mondo e la ricerca di un’immagine dell’assoluto. Attualmente vive e lavora a Bologna.